D ECRETO 18 marzo 1996
Decreto ministeriale 18 marzo 1996 (S.O.G.U. n. 85 dell’11/04/1996) concernente “Norme
di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi” coordinato con le
modifiche e le integrazioni introdotte dal Decreto ministeriale 6 giugno 2005 (G.U. n. 150
del 30/06/2005).
ART. 13 - COPERTURE PRESSOSTATICHE
L'impiego di coperture pressostatiche è consentito negli impianti ove è prevista la presenza
di spettatori, praticanti e addetti in numero non superiore a 50 persone; tali coperture
devono essere realizzate con materiali aventi classe di reazione al fuoco non superiore a 2, ed
omologati ai sensi del Decreto del Ministro dell'Interno 26 giugno 1984; devono essere previsti
adeguati sostegni in grado di impedire il rischio del repentino abbattimento in caso di caduta di
pressione; in alternativa possono essere installati dispositivi di allarme sonoro e luminoso che
comunichino ai presenti eventuali anomalie, abbassamenti della pressione e/o carichi di vento o
di neve superiori ai limiti di progetto della zona in esame.
Il sistema di illuminazione, ove sospeso alla copertura, deve essere munito di idonei
dispositivi di protezione e sicurezza contro la caduta accidentale.
Devono inoltre essere previste almeno due uscite di larghezza non inferiore a m 1,20,
detti varchi devono essere opportunamente intelaiati e controventati per evitare, in caso di caduta
del pallone, l'ostruzione dell'uscita.
Deve essere prodotto annualmente al Comune, un certificato di idoneità statica a firma
di tecnico abilitato attestante l'avvenuta verifica del materiale di copertura e dei dispositivi di
cui al comma precedente.
domenica 13 maggio 2012
I consumi di un pallone pressostatico.
Molto spesso i clienti mi chiedono i costi fissi per un pallone pressostatico, certo la risposta senza dubbio non può essere mai precisa al 100%, ma cercerò di dare comunque un idea, che si avvicini alla realtà. Vi vorrei portare ad esempio i consumi di un pallone pressostati singola membrana 18x36, quello che per intenderci viene utilizzato per la copertura di un campo da tennis... Allora come prima cosa analizziamo i consumi di corrente: come molti di voi sanno, per tenere in piedi un pallone c'è bisogno che le macchine che generano l'aria siano sempre accese, con una portata di aria espressa in Nm3/h, di minimo 10.000 unità, ma senza entrare troppo nel tecnico vediamo il suo consumo di corrente elettrica.
Un generatore di questa entità, ha al suo interno un motore tra i 3-4 kw/h, che sta in funzione 24h/24h,
e ponendo che la media del costo di un kw/h è di 0,20, avremo:
3,5 x 24 = 84 kw/h x€ 0,20 = €16,80 al giorno x 30gg = € 504,00 al mese
Ma si possono ridurre questi costi?
La risposta per fortuna è positiva!!! infatti grazie all'utilizzo di nuove tecnologie si può ridurre fino al 50% questo costo. Assicurando comunque la pressione necessaria all'interno del pallone.
Ma per maggiori informazione vi rimando sul nostro sito www.tclsport.it o scrivendo alla mia E-mail: info@tclsport.it. martedì 1 maggio 2012
Esempio di pallone pressostatico |
IL PALLONE PRESSOSTATICO...
La
copertura pressostatica è costituita da una unica membrana portante in tessuto
di poliestere ad alta tenecità con doppia spalmatura in pvc su entrambi i lati.
Il prodotto ottenuto viene sottoposto ad un trattamento antimuffa e ad una
successiva laccatura per rispondere al meglio agli agenti atmosferici a cui è
sottoposta la copertura. Durante la spalmatura, il pvc viene sottoposto ad un
particolare trattamento che lo rende autoestinguente in base alla classe di
reazione al fuoco prevista. La membrana è traslucida per consentire una
migliore illuminazione naturale e le varie parti, che formano la copertura
finale, sono unite mediante una saldatura ad alta frequenza che ne garantisce
un ottima tenuta. Le caratteriste portanti della pressostruttura sono dovute ad
una sovrappressione all’interno del “guscio” assicurata dall’immissione di aria
tramite un generatore che adempie anche al compito di riscaldamento attraverso
il suo bruciatore. Nel caso di mancanza di energia elettrica, o in qualsiasi
altro caso di avaria del generatore principale, l’impianto di emergenza diesel
viene azionato automaticamente per garantire una pressione costante all’interno
del “guscio”. Sia il generatore che il gruppo emergenza sono collegati alla
copertura mediante apposite maniche, di adeguata
sezione, in tessuto PVC. La manica di mandata è completa di sacca di diffusione
aria, posta all’interno della copertura, che impedisce flussi violenti e
fastidiosi. L’ancoraggio della struttura
al cordolo di fondazione viene garantito da un tubo in ferro zincato
inserito in delle asole in tessuto rinforzato che si trovano alla base della
copertura, il tubo a sua colta viene inserito negli anelli snodati dei
picchetti annegati nel cordolo di c. a.. La copertura prevede un tunnel
d’ingresso ed una porta di emergenza. Il tunnel di ingresso è dotato da 2 porte
finestrate a doppia anta, munite di maniglione di compensazione della
pressione. La struttura portante é costituita da profilati metallici zincati o
verniciati e rivestita da tessuto in PVC. L’uscita di sicurezza ad un battente
è dotata di maniglione antipanico. La struttura portante é costituita da
profilati metallici zincati o verniciati, controventati con saette da fissare
alla pavimentazione. L’ingresso e l’uscita di sicurezza sono collegate
attraverso dei soffietti di compensazione predisposti sulla copertura che
assorbono le naturali sollecitazioni della pressostruttura quando questa è
sottoposta a forti raffiche di vento, mentre gli sforzi
meccanici vengono sopperiti da un cavo di
acciaio rivestito di
pvc posto all'attacco
dei due elementi
e collegato al
cordolo di fondazione con doppio registro di tensionamento. L’impianto di illuminazione
viene gestito da un quadro di comando istallato all’interno del tunnel di
ingresso. In caso di forti raffiche di vento , al di sopra dei valori di
progetto, la sicurezza degli utilizzatori e della struttura stessa viene
garantita da un anemometro posto su un’asta all’altezza di sei metri che fa
immediatamente azionare un segnalatore acustico-luminoso.
QUALI SONO I PUNTI DI FORZA DI UN PALLONE PRESSOSTATICO
In questo mio primo blog, come prima cosa, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso, con la loro fiducia e che come me, hanno creduto in un cambiamento totale di questo mondo, concepito no come misterioso, vicino solo a chi per fortuna o per pregi, abbiamo avuto modo di conoscere queste strutture ma aperto a tutti. Spero di riuscire a rispondere a tutte le vostre domande o almeno di darvi un idea più vicina possibile alla realtà, di questo strepitoso modo di costruire.
In questo mio primo blog, come prima cosa, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso, con la loro fiducia e che come me, hanno creduto in un cambiamento totale di questo mondo, concepito no come misterioso, vicino solo a chi per fortuna o per pregi, abbiamo avuto modo di conoscere queste strutture ma aperto a tutti. Spero di riuscire a rispondere a tutte le vostre domande o almeno di darvi un idea più vicina possibile alla realtà, di questo strepitoso modo di costruire.
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